Terapia di coppia: quando è il momento giusto per farla
17 Febbraio 2023 2023-11-16 17:28Terapia di coppia: quando è il momento giusto per farla
Affrontare le sfide di una relazione non è sempre semplice. La terapia di coppia è uno degli strumenti a nostra disposizione per navigare meglio nelle acque talvolta turbolente dell’amore.
Ma come sappiamo se è il momento giusto per intraprendere questo percorso?
E cosa implica veramente una terapia di coppia?
In questo articolo, cercherò di rispondere a queste domande, offrendoti una panoramica completa sulla terapia di coppia: dai momenti in cui può rivelarsi utile, a quelli in cui potrebbe non essere la scelta giusta. Esploreremo come funziona la terapia di coppia, le dinamiche chiave da conoscere, quanto costa e quanto può durare. E per chi è alla ricerca di strumenti pratici, condividerò anche alcuni esercizi ispirati al lavoro del nostro centro clinico Mindcenter, dove ogni giorno aiutiamo le coppie nel loro viaggio verso una relazione più serena e armoniosa.
La terapia di coppia può essere una porta verso una maggiore comprensione di sé e dell’altro, e mi auguro che questo articolo possa essere per te la chiave per aprirla.
Cominciamo 🙂
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Quando fare terapia di coppia
Ok, iniziamo subito rispondendo alla domanda per cui probabilmente hai aperto questo articolo:
“E io? Dovrei considerare una terapia di coppia per la mia relazione?”
Già ti immagino: seduto davanti al computer o con lo smartphone in mano, mentre cerchi su Google frasi come “terapia di coppia quando serve?” o “terapia di coppia come funziona?” o ancora “terapia di coppia funziona?”.
Beh… non sei solo: moltissime persone attraversato momenti in cui si chiedono se un percorso di terapia di coppia possa fare per loro. Si tratta di un interrogativo molto personale e la risposta potrebbe variare da coppia a coppia. Ma ci sono alcune indicazioni che possono aiutarti a riflettere.
Iniziamo dal più evidente: se tu e il tuo partner vivete una situazione di disagio stagnante dal quale non riuscite a uscire da soli, potrebbe essere il momento di cercare aiuto esterno. La serenità in una relazione è molto importante e la coppia dovrebbe aiutarci a tirare fuori il meglio di noi, a essere più sereni, a sentirci supportati. Se questa cosa non succede, l’aiuto di un professionista esterno può essere molto utile.
Tuttavia, e questo potrebbe sorprendere, non è necessario attendere un momento di crisi evidente per considerare la terapia di coppia. Per dirlo con una metafora marittima, la terapia non è solo per chi sta attraversando tempeste, ma anche per chi desidera navigare acque più tranquille con maggiore maestria.
Ci sono coppie che scelgono la terapia non perché siano in crisi, ma perché desiderano rafforzare la loro unione, riattivare risorse assopite o semplicemente per arricchire la loro esperienza di coppia. In Mindcenter facciamo molti percorsi anche di questo tipo.
Insomma, l’idea che la terapia di coppia sia un’opzione solo per chi è “con l’acqua alla gola” è un fuorviante e provoca anche diversi danni. Più tempo si attende prima di rivolgersi a un professionista, infatti, maggiore è la probabilità che le dinamiche diventino complesse e radicate. [Se è il tuo caso, è essenziale agire. Se vuoi, puoi prenotare qui la tua prima seduta di coppia con uno dei nostri specialisti Mindcenter]
La realtà è che la terapia di coppia è uno strumento estremamente versatile, che può essere utilizzato sia per affrontare problemi specifici che per promuovere una crescita e uno sviluppo sani all’interno della relazione
E un’ultima considerazione, forse la più importante: ricorrere alla terapia di coppia non significa ammettere un fallimento. Al contrario, significa avere il coraggio e la determinazione di lavorare sulla propria relazione al fine di renderla più forte e significativa possibile.
I motivi più comuni per cui le coppie vanno in terapia
Dopo aver discusso dei momenti in cui potresti considerare una terapia di coppia, è naturale domandarsi:
“In quali circostanze, nello specifico, può rivelarsi una scelta da prendere seriamente in considerazione?”
La terapia di coppia non è una bacchetta magica, ma può essere straordinariamente efficace in molte situazioni. Esploriamo insieme 12 motivi comuni per cui le coppie decidono di intraprendere questo percorso e come esso può fare la differenza all’interno della loro relazione.
1. Comunicazione inefficace
Moltissimi problemi nelle relazioni di coppia derivano da incomprensioni, mancanza di chiarezza o semplicemente dalla difficoltà di esprimere i propri bisogni e sentimenti. La terapia può offrire strumenti e tecniche per migliorare la comunicazione tra i partner, facilitando una comprensione reciproca più profonda e autentica.
2. Gestione dei conflitti
Ogni relazione è caratterizzata da momenti di disaccordo e tensione. Tuttavia, quando i conflitti diventano ricorrenti e non risolti, possono erodere il legame affettivo. Dinamiche come l’evitamento, l’aggressione passiva o l’attribuzione di colpa possono radicarsi nella relazione, alimentando cicli di incomprensione e disconnessione. La terapia di coppia può offrire una lente di ingrandimento su queste dinamiche, fornendo strumenti per interrompere questi cicli nocivi e sostituirli con modalità di relazione più sane e costruttive.
3. Infedeltà
Il tradimento è uno degli ostacoli più sfidanti in una relazione di coppia. In queste situazioni, ristabilire la fiducia e lavorare sul superamento del dolore è un percorso complesso. La guida di un terapeuta può essere fondamentale per navigare attraverso queste acque turbolente e ritrovare un equilibrio.
4. Gelosia
La gelosia, se non gestita correttamente, può creare fratture significative all’interno della coppia. Spesso essa è alimentata da incomprensioni, mancanza di comunicazione chiara o dalla percezione di minacce esterne alla stabilità della coppia. [Se pensi di essere troppo geloso e gelosa, o hai il dubbio che lo sia il tuo partner, puoi dare un occhio al nostro breve questionario sulla gelosia qui]. Attraverso la terapia di coppia, i partner possono imparare a meglio gestire la gelosia, riconoscendo i trigger, migliorando la comunicazione e rafforzando il loro legame reciproco.
5. Allontanamento emotivo tra i partner
Con l’avanzare degli anni, alcune relazioni possono attraversare fasi di distacco emotivo, in cui i partner potrebbero sentirsi meno connessi o comprendere meno le esigenze dell’altro. In queste situazioni, la terapia di coppia può offrire strumenti per riavvicinare emotivamente i partner, aiutandoli a riscoprire la profondità e la ricchezza della loro connessione.
6. Problematiche nella sfera sessuale
Le differenze nel desiderio sessuale, le aspettative non soddisfatte o altri ostacoli legati alla sfera intima possono causare tensioni nella relazione. La terapia di coppia può fornire un contesto sicuro per esplorare queste tematiche, aiutando i partner a comunicare apertamente le proprie esigenze e a definire soluzioni o accordi reciprocamente accettabili.
7. Questioni finanziarie
I problemi di denaro sono spesso causa di stress nelle relazioni. Le diverse abitudini di spesa, eventuali debiti o la mancanza di accordo su come gestire le finanze possono causare attriti importanti tra i partner. La terapia di coppia può aiutare ad affrontare queste tematiche delicate, creando uno spazio per il dialogo aperto e costruttivo riguardo alle questioni finanziarie.
8. Divergenze sull’educazione dei figli
A volte le coppie possono avere contrasti su come educare i figli. Ciò che per uno potrebbe sembrare essenziale, per l’altro potrebbe non avere importanza, e viceversa. Questi disaccordi, se non affrontati, possono portare a tensioni prolungate e a incomprensioni tra i partner. Nella terapia di coppia è possibile esplorare queste differenze, lavorando per trovare un equilibrio condiviso e strategie educative che rispecchino i desideri di entrambi.
9. Problemi legati alla famiglia d’origine
I rapporti con la famiglia d’origine possono portare a dinamiche complesse all’interno della coppia. In alcune situazioni, le ingerenze da parte dei familiari possono causare tensioni, mentre in altre, vecchi conflitti non risolti con i genitori o altri parenti possono riflettersi nelle interazioni quotidiane tra i partner. La terapia di coppia offre uno spazio per affrontare e risolvere queste dinamiche.
10. Eventi significativi nella vita
La vita è in costante evoluzione e, con essa, emergono nuove sfide e transizioni che possono influire sulla stabilità di una relazione. Può trattarsi di eventi imprevisti, come la perdita di un lavoro o un problema di salute, o momenti attesi ma comunque impegnativi, come la nascita di un figlio o un trasferimento desiderato (almeno da uno dei due partner). In tali situazioni la terapia di coppia può rappresentare uno spazio per gestire insieme questi cambiamenti e le complesse emozioni che essi comportano.
11. Problemi di aspettative
A volte, le coppie entrano in una relazione con aspettative diverse riguardo al futuro, ai ruoli, alle responsabilità, agli atteggiamenti e alle priorità. Il partner possono avere valori diversi e in conflitto. Queste differenze possono causare importanti attriti e incomprensioni. La terapia di coppia può assistere nel chiarire queste diversità nelle aspettative e nei valori, e a trovare un terreno comune.
12. Separazione e divorzio
La decisione di separarsi o divorziare è tra le più difficili da prendere all’interno di una relazione. La terapia di coppia, in questi casi, può fornire uno spazio sicuro dove i partner possono esplorare i loro sentimenti, comprendere le ragioni alla base della scelta e cercare di affrontare la situazione nel modo più costruttivo e pacifico possibile, soprattutto se ci sono figli coinvolti. La terapia può anche assistere nel dare un senso di chiusura e aiutare a costruire un futuro separato ma collaborativo.
Ovviamente questo è un elenco incompleto. Anche se non hai identificato esattamente la tua situazione in questo elenco, ciò non significa che la terapia non possa esserti di beneficio.
Quando la terapia di coppia è inutile
La terapia di coppia è spesso vista come un faro nel buio per molte relazioni in crisi. Tuttavia, come ogni intervento terapeutico, non è la “panacea per tutti i mali” e non sempre risulta essere la soluzione ideale per ogni coppia.
Ci sono circostanze in cui la terapia di coppia potrebbe non portare ai risultati sperati o addirittura non essere indicata. Vediamo in quali situazioni ciò potrebbe verificarsi.
– Aspettative irrealistiche sulla terapia
Se due partner si avvicinano alla terapia pensando che lo psicoterapeuta possieda tutte le soluzioni e “risolverà” tutti i loro problemi senza il loro coinvolgimento attivo, rimarranno amaramente delusi. Così come la terapia individuale può funzionare solo se la persona intende mettersi in gioco, anche la terapia di coppia richiede che entrambi i partner si impegnino attivamente nel processo.
– Indisponibilità di un partner a partecipare
Come detto, la terapia di coppia necessita dell’impegno di entrambi i partner. Se uno di loro non vuole partecipare, non è possibile prenderla in considerazione nonostante il desiderio sincero dell’altro partner di “aggiustare” le cose.
– Difficoltà legate al singolo, non alla coppia
In alcune circostanze, i problemi all’interno di una relazione possono derivare principalmente dalle sfide personali di uno dei partner. Potrebbero trattarsi di questioni irrisolte legate all’infanzia, traumi passati, problemi di salute mentale o altre questioni squisitamente individuali. Se questi non vengono affrontati a livello individuale, la terapia di coppia potrebbe non essere la soluzione ideale. In questi casi è decisamente più utile una terapia individuale, dove il singolo lavora sulle proprie difficoltà. Solo dopo aver iniziato a prendersi cura di queste questioni, se persistono problemi nella coppia, potrebbe essere opportuno intraprendere una terapia di coppia. [Se vuoi iniziare un percorso di terapia individuale in Mindcenter, puoi prenotare qui la tua prima seduta con uno dei nostri terapeuti].
– Segreti importanti
Se uno dei partner nasconde informazioni importanti, come una relazione extraconiugale in corso, la terapia di coppia potrebbe non essere efficace. Certo, la terapia potrebbe fornire un ambiente “neutro” dove far emergere e poi occuparsi di questo tipo di informazioni delicate, tuttavia ovviamente la terapia non può “funzionare davvero” finché queste verità non vengono alla luce.
– Abusi e maltrattamenti
La terapia di coppia non è consigliabile in situazioni in cui sono presenti abuso fisico, sessuale o psicologico. In tali casi, la priorità è la sicurezza del partner che sta subendo questi comportamenti. È fondamentale chiedere aiuto per sé stessi, chiarire la situazione e valutare poi le alternative percorribili.
– Pressioni o ricatti
Forzare un partner a partecipare alla terapia con ricatti del tipo “se non vieni in terapia, ti lascio” può creare un ambiente di chiusura e resistenza. In tali condizioni, anche se il partner accetta di partecipare, potrebbe non essere genuinamente disposto ad aprirsi o impegnarsi, rendendo la terapia poco utile.
Come funziona la terapia di coppia
Ogni coppia è unica, con la propria dinamica, la propria storia e le proprie sfide. Allo stesso modo, ogni terapia di coppia è personalizzata.
Tuttavia, esistono alcuni principi e linee guida generali che possono aiutarti a capire meglio cosa aspettarti. Se ti sei mai chiesto come funziona realmente una terapia o quale sia il ruolo dello psicologo, sei nel posto giusto. Abbiamo ridotto tutto all’essenziale, per portarti direttamente al cuore della questione.
Pronto? Ecco le quattro regole d’oro della terapia di coppia, quelle cose essenziali che devi assolutamente sapere.
📌 Se preferisci un video su questo tema, eccolo qui:
1) Prima regola della terapia di coppia: insieme non per forza
C’è una falsa idea per cui l’obiettivo del terapeuta di coppia sia quello di aiutare la coppia a stare insieme in modo diverso. Questo è vero nella misura in cui la terapia di coppia ti aiuta a superare delle problematiche, e quindi a ritrovare un incastro più funzionale col tuo partner.
Tuttavia non è sempre così, perché in diversi casi una terapia di coppia “ben riuscita” è una terapia alla fine della quale la coppia si separa. Mi rendo credo che questo può sembrare paradossale. Ma se durante la terapia ci si rende conto che non c’è un percorso in comune e che si è incompatibili l’uno con l’altro, allora è meglio separarsi.
E, guarda, separarsi prima è meglio che separarsi dopo, credimi.
Inoltre, spesso il terapeuta di coppia è in grado di aiutare le persone a separarsi con maggiore armonia, cioè a separarsi meglio di quanto i due partner farebbero da soli.
Questo è un punto fondamentale, non soltanto per i singoli che poi riusciranno a voltare pagina più semplicemente, ma soprattutto nelle situazioni in cui ci sono di mezzo dei figli.
2) Concentrati su te stesso, non sul cambiare l’altro
Spesso accade che la coppia si presenti in terapia con un’idea: sono qui, ma è lui che deve cambiare. O viceversa: sono qui, ma è lei che deve fare dei sacrifici.
Insomma, sembra che sia sempre “l’altro” a dover cambiare qualcosa. Ma iniziare una terapia con l’intento di cambiare l’altro è una trappola.
Ecco la seconda regola d’oro: l’approccio migliore è arrivare in terapia focalizzandosi non sull’importanza del lavoro che deve fare l’altro, bensì sull’importanza del lavoro che devo fare io in prima persona.
Perché se cambio io, è più facile che anche l’altro cambi.
È chiaro che ci dovrà essere un cambiamento da parte di entrambi i partner, ma nutrire l’aspettativa che sia soltanto colpa o responsabilità dell’altro se la situazione si è bloccata non è per niente funzionale. Se parliamo di coppie o famiglie, c’è sempre una co-costruzione nella creazione del problema e quindi ci può essere una co-costruzione anche nella ricerca della soluzione
3) Il ruolo dello psicologo in terapia di coppia (spoiler: non è un giudice)
Terzo regola importante: lo psicologo non è un giudice.
Molte coppie vengono in terapia chiedendo chi ha torto e chi ha ragione, chi deve cambiare e chi no. Sarebbe forse più comodo, da un certo punto di vista, se lo psicologo fosse un giudice, ma non lo è.
Lo psicologo è uno psicologo, ossia un professionista che deve cercare di comprendere le ragioni di entrambe le parti e far sì che queste ragioni possano essere esplicitate nella maniera più costruttiva possibile. Lo psicologo deve cioè facilitare la comunicazione tra le parti per poi far sì che si possa trovare una soluzione.
Corollario di tutto questo: se vieni dallo psicologo non devi temere di essere etichettato come il “cattivo” o il “buono” della coppia, il “giusto” o lo “sbagliato”, perché non è questo il nostro mestiere.
Noi siamo bravi a fare altre cose, cioè ad aiutare le persone a trovare degli accordi, delle nuove soluzioni e a continuare – quando possibile – a crescere insieme.
4) E se solo uno vuole fare terapia?
Ultimo punto importante: che cosa fare quando solo uno dei due partner è disposto a fare un percorso di coppia?
Come abbiamo già accennato, è inutile forzare l’altro ad andare in terapia di coppia. Cosa puoi fare allora? Iniziare a venire tu in terapia 🙂
Inizia tu un percorso individuale e racconta al terapeuta quali sono le tue difficoltà all’interno della coppia. Insieme a lui o a lei capirai se e come, eventualmente, coinvolgere anche il tuo partner, e intanto lavorerai su quali cambiamenti puoi fare tu all’interno della coppia per iniziare a risollevare la situazione.
La “teoria dei sistemi”, d’altra parte, ce lo insegna in modo molto chiaro: se all’interno di un contesto cambi la posizione di un elemento, anche tutti gli altri elementi a un qualche livello devono riposizionarsi. Questo significa che, modificando il proprio modo di agire o di vedere le cose, è possibile influenzare indirettamente l’altro partner e la dinamica della coppia.
Come ho detto nel mio TEDx: “Il modo più rapido per cambiare gli altri, che ci piaccia o no, è cambiare noi stessi”. Questa riflessione sottolinea l’importanza di prendersi carico della propria crescita e benessere. Non possiamo controllare le azioni degli altri, ma possiamo influenzare il contesto attraverso il nostro cambiamento.
📌 Se a questo punto della lettura ti senti pronto, o pronta, a fare il primo passo verso il cambiamento, Mindcenter è qui per supportarti. Inizia il tuo percorso individuale o di coppia e lascia che la nostra esperienza ti guidi verso una nuova dinamica relazionale. Prenota ora la tua consulenza con Mindcenter.
Quanto dura e quanto costa realmente una terapia di coppia?
Quanto dura una terapia di coppia
Nel momento in cui decidiamo di intraprendere un percorso di terapia di coppia, una delle domande più frequenti è “Quanto tempo ci vorrà?”.
La risposta, come spesso accade in ambito psicoterapeutico, è: dipende.
In Mindcenter, circa il 70% delle terapie di coppia prevedono una durata entro le 10 sedute. [So cosa stai pensando: no, le terapie individuali sono più lunghe].
In questi casi, la frequenza iniziale delle sedute è di 7-10 giorni, e poi si dilata a 15-20 giorni. Seguono poi alcune sessioni di follow-up per assicurarsi che il progresso realizzato sia solido e durevole. Questo approccio è ideale per le coppie che stanno affrontando problemi circoscritti o che desiderano lavorare su specifiche dinamiche.
Ovviamente, non tutte le questioni di coppia posso essere affrontate entro 10 sedute. Alcune dinamiche e problematiche richiedono un’indagine più profonda e un lavoro continuativo. In questi casi, la terapia di coppia può estendersi da alcuni mesi fino a un anno e avere una frequenza di colloquio più ravvicinata (ad esempio su base settimanale), permettendo alla coppia di esplorare e affrontare problemi più radicati.
Alcune coppie, poi, presentano sfide decisamente significative: questi casi possono richiedere un impegno a lungo termine, con una terapia che si estende oltre un anno.
È fondamentale ricordare che ogni coppia è unica. La durata della terapia dipenderà dalla natura e dalla complessità dei problemi presenti, dalla motivazione di entrambi i partner a impegnarsi nel processo terapeutico e dall’approccio specifico adottato dal terapeuta.
La terapia di coppia non è una “soluzione rapida”. È un percorso di introspezione, comprensione e crescita che richiede tempo e impegno. Se stai considerando la terapia di coppia, è importante impostare aspettative realistiche e essere aperti al viaggio.
Quando costa una terapia di coppia: un investimento nella relazione
Quando si decide di intraprendere un percorso di terapia di coppia, un altro fattore che viene preso in considerazione è il costo.
In generale, la spesa per la terapia di coppia può variare considerevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui la qualifica del terapeuta, la regione geografica e la frequenza delle sedute.
Ad esempio, presso Mindcenter, una seduta di terapia di coppia ha un costo standard di 120 euro.
Se valutare il costo immediato è inevitabile, è ugualmente cruciale considerare i benefici duraturi che possono derivare da un percorso di terapia. Questi benefici possono includere una comunicazione migliorata, la risoluzione di conflitti cronici, il rinnovato senso di intimità e comprensione, una migliore gestione delle dinamiche familiari e molto altro.
Dunque, pur essendo importante tenere in considerazione l’aspetto economico, è essenziale valutare l’investimento nella terapia di coppia in una prospettiva più ampia, come un passo proattivo verso una relazione più sana e soddisfacente.
📌 Il benessere della tua relazione merita attenzione e cura. Scopri come Mindcenter può accompagnarti e supportarti in questo percorso: prenota la tua consulenza di coppia con uno dei nostri specialisti.
Esercizi di terapia di coppia (sì, puoi provarli anche a casa)
In terapia di coppia, non è raro che vengano proposti ai partner degli esercizi. Gli esercizi sono progettati per migliorare la comunicazione, ristabilire la connessione, risolvere i conflitti, rompere vecchie abitudini e aumentare la comprensione reciproca.
Di seguito vediamo alcuni esercizi comunemente utilizzati. Se vuoi provare a farli anche “a casa”, ovviamente sei libero di sperimentarli 🙂
– La ruota dell’apprezzamento
Ogni giorno, ciascun partner deve condividere qualcosa che apprezza dell’altro. Può essere qualcosa di piccolo come “ho apprezzato quando hai preparato il caffè stamattina” o qualcosa di più profondo.
– L’ascolto attivo
Un partner parla per un determinato periodo di tempo (ad es. 5 minuti) senza interruzioni, mentre l’altro ascolta attentamente. Poi, chi ha ascoltato ripete ciò che ha sentito, garantendo che il messaggio sia stato compreso.
– Il diario condiviso
Una coppia può avere un diario condiviso in cui un partner inizia scrivendo pensieri, sentimenti, gratitudini e preoccupazioni, e l’altro partner può leggere e rispondere. La scrittura aiuta moltissimo a dar spazio alla riflessione e a prendersi del tempo “reale” da dedicare all’altro.
– La ruota dei rituali di coppia
i rituali rappresentano delle attività condivise e intenzionali che rinforzano il legame affettivo: specifici gesti mattutini o serali, appuntamenti settimanali, e celebrazioni annuali. I rituali aiutano a mantenere una connessione emotiva solida nel tempo.
– Il “soul gazing”
Letteralmente “scrutarsi l’anima”, è un esercizio di coppia che coinvolge i partner in uno sguardo prolungato e silenzioso l’uno negli occhi dell’altro, spesso per diversi minuti. Questo esercizio aiuta a creare intimità e connessione, invitando i partner a sperimentare un livello di presenza e vulnerabilità reciproca senza l’uso delle parole.
– Scambio di ruoli
Consiste nel chiedere ai partner di “scambiarsi i ruoli” per una giornata o una settimana. Questo esercizio può aiutare a sviluppare empatia e apprezzamento per le responsabilità dell’altro.
– L’esercizio del “timeout”
Quando una discussione diventa troppo intensa e uno dei partner si sente sopraffatto, può segnalare la necessità di un “Timeout”, una breve separazione per calmarsi. Questo intervallo permette ad entrambi di raffreddare gli animi, di riflettere sulle proprie emozioni e sui punti di vista dell’altro, e di riavvicinarsi alla conversazione con una prospettiva più chiara e tranquilla.
– Esercizi di role-playing
Questi esercizi possono aiutare le coppie a vedere una situazione dalla prospettiva dell’altro. Ad esempio, possono recitare una discussione in cui ciascuno interpreta l’altro.
– Esercizio del sussurro
In un ambiente silenzioso, un partner sussurra qualcosa all’orecchio dell’altro. L’altro partner deve poi ripetere ciò che ha sentito. Questo esercizio può evidenziare problemi di comunicazione e la necessità di ascoltare più attentamente.
– Esercizio della “nascita”
Chiedere ai partner di raccontare la storia della loro relazione come se fosse quella di una persona, dalla “nascita” fino al presente, identificando le fasi chiave e i momenti di crescita.
– La “vacanza da casa”
Consiste nel simulare una situazione in cui la coppia è “bloccata” in un luogo (come un’isola deserta o uno chalet di montagna) e deve collaborare per “sopravvivere”. Questo può aiutare a rafforzare la collaborazione e a identificare punti di forza e debolezza nella dinamica di coppia.
– Gioco dei ruoli di fantasia
Chiedere ai partner di interpretare personaggi o archetipi specifici (ad es. il re e la regina, il cavaliere e la damigella in pericolo) e interagire in questi ruoli. Può aiutare a esplorare dinamiche di potere e vulnerabilità nella relazione.
Ovviamente, gli esercizi che abbiamo descritto rappresentano solo un assaggio delle moltissime strategie che possono essere utilizzate in terapia di coppia. Il tuo terapeuta, conoscendo le specificità del tuo rapporto e le dinamiche uniche che lo caratterizzano, potrà suggerirti attività su misura per te e il tuo partner.
È anche possibile gli esercizi non vi vengano proposti affatto: ogni relazione è un universo a sé e richiede un approccio personalizzato.
📌 Per esplorare il vasto universo della tua relazione e scoprire le strategie più adatte a voi, prenota una consulenza personalizzata con Mindcenter.
Riflessioni finali sulla terapia di coppia
Se sei arrivato fino a questo punto dell’articolo, mi complimento sinceramente con te. Significa che tieni profondamente alla salute della tua relazione e che ti stai impegnando attivamente per trovare soluzioni concrete per migliorarla o, se necessario, per ripararla. Questo già di per sé è un grande passo 🙂
Una riflessione importante che devo ancora condividere con te è che la terapia di coppia, come anche quella individuale, non è un percorso lineare. Ci saranno alti e bassi, momenti di intenso lavoro e momenti in cui si potrebbe sentire che poco o niente sta cambiando. Questi sono tutti aspetti normali del viaggio.
Infine, sappi che dedicare tempo e risorse alla tua relazione è uno dei migliori investimenti che puoi fare. Una relazione felice e soddisfacente può portare benefici in ogni area della tua vita. L’amore necessita di cura e attenzione costante, proprio come ogni cosa bella e preziosa nella vita.
È tutto, ti auguro il meglio nel tuo percorso di crescita di coppia.
Fai il Prossimo Passo con Mindcenter
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