đź’ś “Impara a cucinare, prova nuove ricette, impara dai tuoi errori, non avere paura. Ma soprattutto divertiti (Julia Child)”
Cucinare è una delle mie grandi passioni e spesso uso parlare della cucina anche nella stanza di terapia.
Credo che la cucina sia un’ottima metafora della vita. Per cucinare e diventare dei bravi cuochi dobbiamo imparare dalla base: partendo da elementi semplici fino ad arrivare a ricette estremamente complicate. Dobbiamo assaggiare e decidere se ci piace oppure no; alcuni tipi di cucina ci rappresentano altri no. Non si può diventare cuochi senza sbagliare, bisogna tentare fino a trovare la miglior versione, spesso modificabile. Non tutti i piatti ci piaceranno sempre e li adatteremo al nostro gusto del momento.
Allo stesso modo, nella stanza di terapia ci alleniamo a capire che tipo di persone vogliamo diventare, facendo prove ed errori e non smettendo mai di essere curiosi ed andare a scoprire nuovi parti del mondo. Per me è importante che i miei pazienti si sentano legittimati ad esprimere il proprio sé e a sperimentarsi, per trovare la versione migliore di loro stessi. Io sono lì per fornire loro gli strumenti e supportarli nel loro percorso, con la curiosità di vedere che persone sceglieranno di diventare. Questo è ciò che porto anche in MindCenter.
Bio 🖋️
Sono iscritta alla seziona A all’Ordine degli Psicologi della Lombardia con il numero 10656 e sono abilitata come psicoterapeuta.
Mi sono laureata in psicologia presso l’Università Milano Bicocca nel 2005 per poi iniziare a lavorare nell’ambito della psicologia del lavoro come formatrice e selezionatrice. In seguito ho intrapreso la scuola di psicoterapia ad indirizzo analitico transazionale presso il centro Berne di Milano, dove mi sono specializzate nel 2015.
AttivitĂ Clinica
Nella mia attivitĂ clinica mi occupo di adulti, anziani e gruppi.
Grazie ai miei studi ho sviluppato competenze nell’osservazione delle persone, del loro modo di muoversi e di esprimersi che mi permettono di meglio comprendere i vissuti dei pazienti e lavorare con loro in modo efficace, accompagnandoli nel riconoscimento dei problemi e nel superamento delle dinamiche che gli impediscono di realizzare i loro obiettivi. L’obiettivo del lavoro terapeutico è sempre sostenere le persone nel riconoscimento di quelle dinamiche ripetute che li tengono ancorati a situazioni per loro negative; comprendere quali sono le emozioni che vi sono legate e prendere nuove decisioni buone per sè.
Durante la scuola di specializzazione ho svolto il tirocinio presso la Clinica del Lavoro, dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove sono poi rimasta come volontaria fino al 2020. Ho svolto colloqui individuali e di gruppo con persone che avevano difficoltà lavorative legate allo stress, al mobbing, a problemi relazionali. Con questi pazienti ho lavorato alla ricerca e riscoperta delle loro competenze sia lavorative che relazionali, andando a costruirne di nuove e creando una pensabilità positiva che gli permettesse l’apertura di nuove opportunità .
Dal 2016 lavoro come psicoterapeuta domiciliare per pazienti affetti da gravi malattie degenerative, pazienti che sono nella fase finale della loro vita e pazienti che hanno subito grossi interventi con un grande impatto sul loro stile di vita. Sostengo il paziente nell’accettazione della situazione, nella creazione di un nuovo progetto di vita o di nuove routine, nel riflettere su quali decisioni prendere relativamente al fine vita e comunicarle ai familiari. Sono anche di supporto alle comunicazione fra paziente e familiari o caregiver, per migliorare la loro relazione e renderla più fluida.
Psicologia del lavoro
Dopo l’abilitazione professionale ho iniziato a lavorare come libera professionista occupandomi di formazione relativamente alle soft skills e di formazione alla sicurezza. Tutta la formazione che ho fatto ha sempre avuto un focus sul coinvolgimento dei partecipanti e della condivisione di esperienze, per rendere l’apprendimento più coinvolgente e più facilmente trasportabile nel proprio ambito lavorativo.
Ho avuto anche l’opportunità di lavorare facendo svariati team building sia con modalità più classiche che con modalità più coinvolgenti, ad esempio in cucina o con l’ausilio di un direttore di orchestra.
Ho anche svolto varie attivitĂ di selezione del personale attraverso percorsi strutturati e articolati sia per aziende private che per la pubblica amministrazione.