Pianificare: agire nel presente per creare il futuro che desideri
Pianificare: agire nel presente per creare il futuro che desideri
Pianificare: lottare per il futuro o godersi il presente? 🗓️✏️
Come forse saprai, sono un vero patito della pianificazione. Credo fermamente che sia essenziale avere un piano di crescita sia per la propria persona che per la propria professione.
Ma perchè questa passione per la pianficazione?
Pianificare, secondo me, è un’azione che è in grado di modificare il nostro futuro: anche se non possiamo prevedere ciò che ci accadrà, il solo definire i nostri obiettivi e mettere a fuoco dove vogliamo arrivare ci dà una spinta per agire oggi in modi che influenzeranno il nostro domani.
Questa attività di programmazione non è solo utile, ma anche energizzante. Ovviamente non garantisce l’infallibilità, ma il solo atto di disegnare nella tua mente il mondo che desideri costruire attorno a te ti carica di energia. Soprattutto ti permette di lavorare giorno dopo giorno alla visione di un mondo per cui credi che valga la pena vivere. E questa è una cosa estremamente preziosa.
Per afforontare il “dilemma” tra godersi il presente e pianificare il futuro, ci può tornare estremamente utile un grafico. L’ho preparato appositivamente per aiutarti a mettere a fuoco questa tematica sfruttando la chiarezza di un apporccio visivo.
Il grafico, come puoi vedere dall’immagine qui sotto, è suddiviso in due assi principali che si intesecano tra loro dando vita a 4 quadranti.
L’asse orizzontale: visione del futuro
L’asse orizzontale è quello che riguarda la visione del futuro.
A seconda di dove ti posizioni lungo questa linea avrai una bassa visione del futuro (se ti collochi verso sinistra) oppure, più ti sposti verso destra lungo la direzione indicata dalla freccia, più hai visione chiara e un’idea ben definita di ciò che vuoi raggiungere in futuro e di come farlo. In questo secondo caso signifca che ti dedichi a pianificare, a programmare le tue azioni e hai chiaro nella sua testa chi vuoi diventare e in che direzione vui modificare il (tuo) mondo.
L’asse verticale: felicità nel presente
L’asse verticale, invce, riguarda la felicità nel presente. Più ti collochi verso l’alto in questo asse, più avrai alta capacità di sentirti felice nel qui e ora, godendo del presente e apprezzando quello che hai. Viceversa, se ti collochi in basso, potresti avere difficoltà a trovare gioia nel qui e ora.
Ok, come abbimao anticipato, l’intersezione di questi due assi dà vita a 4 quadranti (o “orientamenti temporali”), che andiamo ora ad analizzare uno per uno.
Quadrante 1: Bassa visione del futuro e bassa capacità di godersi il presente
Partiamo dal quadrante 1 (quello in basso a sinistra), dove troviamo chi ha bassa felicità nel presente e scarsa visione del futuro. Ciò significa che hai fai fatica a trovare gioia in quello che hai a tua disposizione, e nemmeno riesci ad avere una progettualità.
Questo assetto spesso riguarda condizioni depressive, i cui sintomi rimandano a poca voglia di vivere nell’oggi e incapacità di vedere il domani.
Quadrante 2: Bassa visione del futuro e alta capacità di godersi il presente
Nel quadrante 2 (quello in alto a sinistra) qualcosa cambia: qui si collocano coloro che sono felici nel presente, ma privi di visione del domani. Queste persone ricercano e godono della felicità immediata, tuttavia rinunciano a pianificare obiettivi significativi a lungo termine.
Qui c’è una potenziale trappola che va riconosciuta: può accadere che chi si trova in questo quadrante conquisti la felicità grazie a droghe, alcool, abbuffate di cibo o di tecnologia. Questo non è un “vero stato di felicità”, è più una sensazione effimera, che ci anestetizza dal dolore e dalla quale dobbiamo dipendere per continuare a sentirci bene.
Manca infatti il progetto, l’atto di pianificare, che invece è ben presente nel quadrante 3, che vediamo nelle prossime righe.
Quadrante 3: Alta visione del futuro e bassa capacità di godersi il presente
Il quadrante 3 (quello in basso a destra) raggruppa persone che hanno obiettivi definiti per il futuro ma senza contatti con il qui ed ora.
Chi si colloca in questo quadrante pensa molto al domani: a cosa fare, come fare, quando fare, come pianificare… ma non riesce a godersi il presente. Le persone del terzo quadrante, insomma, hanno chiari i loro obiettivi, sanno tendenzialmente cosa vogliono fare e sono in grado di pianificare, ma vivono troppo nel futuro e non hanno un buon aggancio con il presente.
Risultato? La felicità arriverà un domani, ma la quotidianità è abitata principalmente da stress e ansia.
Quadrante 4: Alta visione del futuro e alta capacità di godersi il presente [l’equilibrio ideale]
E veniamo allora al quadrante 4 (quello in alto a destra), che è quello in cui la felicità poggia su due solide gambe: la persona che si colloca qui è in grado di godersi il presente e, allo stesso tempo, ha una chiara visione del futuro, ossia padroneggia l’arte del pianificare.
Quest’ultima condizione è quella a cui tutti noi dovremmo auspicare.
Grazie a questo quadrante, capiamo che in realtà la “scelta tra presente o futuro” è una falsa pista, che non dobbiamo seguire perché limita la nostra felicità.
Logica dell’abbastanza vs. logica dell’abbondanza
Nel mio libro “L’era del cuore” [se non l’hai già letto, dacci un occhio qui], c’è un passaggio nel quale sottolineo come per qualche strano motivo ci è stato insegnato che dobbiamo ragionare in base alla “logica dell’abbastanza”, invece che con la “logica dell’abbondanza”.
Ma non è mica detto che se scegli il presente devi rinunciare al futuro… dove sta scritto?
Al contrario, per essere pienamente felici devi ambire al quadrante 4 ed abbracciare entrambe le condizioni: essere felice di quello che hai nel presente e al contempo avere una chiara e solida visione del futuro.
Il percorso verso il quadrante 4
Come possiamo farlo nel concreto ad evolvere verso il quadrante 4?
La primissima cosa da fare capire in quale dei quattro quadranti ti trovi oggi. Quindi chieditelo: qual è il mio punto di partenza? Se non conosci il tuo punto di partenza, infatti, parti già svantaggiato.
Quando te lo sei chiarito, cerca di capire su quale asse devi lavorare per perfezionarti.
Magari devi migliorare la tua visione del futuro, e allora può avere senso lavorare sulle tue capacità di pianificazione e programmazione.
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Oppure, magari devi imparare a godere del presente e di ciò che già hai sotto il naso. Allora è meglio – ad esempio – lavorare sulla tua capacità di esprimere gratitudine o perdonare chi ti hanno fatto dei torti. Puoi anche imparare a meditare o a connetterti in maniera più autentica con le relazioni che ti circondano.
Insomma, ognuno ha la sua strada da percorrere per poter raggiungere il quarto quadrante. Non so dirti su due piedi quale sia la strada migliore per te, ma iniziare a rifletterci sicuramente ti aiuterà a fare i primi passi verso la tua felicità.
L’importante è essere consapevoli dei propri punti di forza e delle proprie criticità, e iniziare a lavorare per bonificarle.
Conclusione: unire presente e futuro per una vita piena e significativa
Siamo arrivati alla fine di questo contenuto e spero che, giunti a questo punto, il messaggio che mi premeva trasmetterti sia chiaro.
Per dirlo con le parole di Jim Rohn:
“Dobbiamo essere felici per quello che abbiamo mentre perseguiamo ciò che vogliamo”
Questo non è un invito a scegliere tra presente e futuro, ma un incoraggiamento a coltivare entrambi. Lavorando su di noi stessi e bilanciando questi aspetti, possiamo aspirare a una vita che sia non solo soddisfacente nel qui e ora, ma anche ricca di significato e scopo nel lungo termine.
Capire dove ci troviamo nel grafico dei 4 quadranti è il primo passo che dobbiamo compiere, ma non è sufficiente. Dobbiamo poi rimboccarci le maniche e lavorare, un 1% alla volta, per rendere concreti nella nostra vita i cambiamenti che abbimo identificato.
Su cosa lavorerai a partire da domani?
Alla prossima 😉
Luca
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