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Obiettivi SMART: cosa sono, quando sono efficaci e quando NO

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Crescita Personale, Obiettivi e Abitudini

Obiettivi SMART: cosa sono, quando sono efficaci e quando NO

Obiettivi SMART: cosa sono e come possono aiutarti? Benvenuto nella nostra mini-guida 🎯

Lo dico sempre: gli obiettivi sono un elemento essenziale per raggiungere ciò che desideriamo, sia nella sfera personale che professionale.

Saperli identificare e definire con chiarezza può davvero fare la differenza tra un traguardo raggiunto e un sogno lasciato nel cassetto.

Ebbene: tra i vari metodi utilizzati per formulare e conseguire obiettivi, quello degli obiettivi SMART è sicuramente uno dei più conosciuti.

Ma cosa si intende esattamente per obiettivi SMART? A cosa servono? Come formularli correttamente? E ancora: gli obiettivi SMART sono sempre la scelta migliore oppure talvolta potrebbero diventare meno utili se non addirittura controproducenti?

In questo articolo andremo a dare una risposta a queste domande, facendo un piccolo viaggio nel mondo degli obiettivi, ovviamente da una prospettiva molto pratica come è nel mio stile.

Pronto/a? Iniziamo 😉

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COSA TROVERAI IN QUESTO ARTICOLO:

  1. Cosa sono gli obiettivi SMART?
  2. Obiettivi SMART: esempi per capire meglio
  3. Esercizio: trasforma i tuoi obiettivi in obiettivi SMART
  4. Quando gli Obiettivi SMART non sono efficaci
  5. Conclusione – Obiettivi SMART e non SMART: vuoi fare il prossimo passo con noi?
📌 Se conosci qualcuno che potrebbe trarre beneficio da questa mini-guida per formulare correttamente gli obiettivi, condividigli questo articolo. Un piccolo gesto che può fare una grande differenza nel migliorare la qualità della vita e sostenere la crescita personale di chi ti sta a cuore 🌟

obiettivi smart esercizio

🎯 Vuoi scoprire come gli obiettivi SMART possono trasformare i tuoi sogni in realtà? Iniziamo👇

1) Cosa sono gli obiettivi SMART?

Gli obiettivi SMART sono uno strumento super potente per definire e raggiungere traguardi concreti.

Il termine SMART è un acronimo che ci aiuta a ricordare le caratteristiche essenziali che un obiettivo ben formulato dovrebbe avere. Ogni lettera rappresenta un criterio fondamentale. Vediamoli uno per uno.

– S sta per Specifico

Il primo criterio è la specificità.

Un obiettivo deve essere chiaro, preciso e ben definito. Quando un obiettivo è specifico, risponde a domande cruciali come: Chi? Cosa? Dove? Quando? Perché?

Più dettagliato è l’obiettivo, più facile sarà capire cosa bisogna fare per raggiungerlo. Quindi, se vuoi davvero vedere risultati, rendi il tuo obiettivo specifico.

Un obiettivo vago è solo un sogno ad occhi aperti

Immagina di voler migliorare la tua salute.

  • Un obiettivo vago sarebbe: “voglio rimettermi in forma”.
  • Un obiettivo specifico, invece, potrebbe essere: “voglio perdere 3 chili entro tre mesi, seguendo una dieta bilanciata e facendo esercizio fisico tre volte a settimana”.

Questo obiettivo è molto più facile da raggiungere perché sai esattamente cosa devi fare.

– M sta per Misurabile

Il secondo criterio è la misurabilità.

Un buon obiettivo deve essere quantificabile, cioè deve includere numeri o metriche che ti permettano di sapere con certezza quando è stato raggiunto e di monitorare i tuoi progressi nel tempo.

Avere un obiettivo misurabile ti permette di verificare periodicamente se sei sulla buona strada o se devi aggiustare il tiro. Come dico sempre: “se lo misuri, cresce” o, variante, “se non puoi misurarlo, non puoi migliorarlo”. Insomma, devi assicurarti di avere un sistema per valutare i tuoi progressi.

Continuando con l’obiettivo di rimetterti in forma, la parte misurabile è rappresentata dalle parole “perdere 3 chili”. Questo è un numero concreto che puoi misurare. Puoi pesarti ogni tot tempo per vedere quanto sti stai avvicinando o allontanando dal tuo obiettivo, e sapere esattamente quando lo avrai raggiunto.

– A sta per Accessibile

Il terzo criterio riguarda l’accessibilità.

Un obiettivo deve essere realistico e raggiungibile tenendo conto delle risorse che hai a disposizione.

Questo non significa che l’obiettivo debba essere necessariamente facile (anche se, come spiego nel mio libro “Fattore 1%”, dividere il tuo obiettivo in piccoli passi è una delle strategie più sostenibili e potenti per raggiungerlo), ma deve essere qualcosa che, con impegno e le risorse giuste, è possibile raggiungere.

Se decidi di correre una maratona ma non hai mai corso più di 3 chilometri di seguito, capisci bene che potresti essere portato/a a rinunciare presto. Un primo obiettivo più accessibile che potresti porti potrebbe piuttosto essere: “voglio arrivare a completare una mezza maratona entro un anno, seguendo un programma di allenamento progressivo”. Questo obiettivo è sfidante ma raggiungibile, considerando il tempo e l’impegno necessari per prepararti.

– R sta per Rilevante

Il quarto criterio è la rilevanza.

Un obiettivo deve essere significativo, ossia deve avere un valore per te, deve interessarti, deve accenderti. La rilevanza assicura che l’obiettivo sia connesso ai tuoi valori e alle tue priorità più importanti. Ovviamente, questo è un elemento essenziale per sostenere la tua motivazione durante il percorso.

Pensa a Martin Luther King, il cui obiettivo rilevante era molto più di un semplice desiderio: voleva l’uguaglianza per tutti. Il suo famoso discorso “I have a dream” non era solo un messaggio potente, ma un obiettivo rilevante che incarnava i valori della giustizia sociale e dell’uguaglianza. La sua visione ispirò un intero movimento, e grazie a quell’obiettivo rilevante, il mondo ha iniziato a cambiare.

Se l’obiettivo non ti accende dentro, difficilmente ti porterà lontano.

Se uno dei tuoi valori principali è la famiglia, un obiettivo rilevante potrebbe essere aumentare il tempo di qualità che trascorri con le persone a te care e, rendendolo anche specifico, “organizzare una cena in famiglia ogni settimana e pianificare una gita al mese”. Questo obiettivo è in linea con il tuo desiderio di rafforzare i legami familiari, e ti motiverà a impegnarti per realizzarlo. 

– T sta per Temporalmente misurabile

Infine, un obiettivo deve avere una scadenza temporale chiara.

Avere una scadenza temporale ti aiuta a mantenere il focus e la motivazione, poiché saprai esattamente quanto tempo hai per raggiungere l’obiettivo. Le scadenze creano una sorta di senso di urgenza che ti spinge a mettere in atto le azioni necessarie per raggiungere il traguardo che hai in mente.

John Fitzgerald Kennedy, nel suo famoso discorso del 1962, fissò un obiettivo temporale chiarissimo: “mandare un uomo sulla Luna e riportarlo sano e salvo sulla Terra entro la fine del decennio”. Quella scadenza accese un’intera nazione e mobilitò risorse senza precedenti.

Il risultato?

Nel 1969, Neil Armstrong fece quel famoso “grande passo per l’umanità”. Senza una scadenza chiara, il programma Apollo non avrebbe avuto lo stesso senso di urgenza e probabilmente non sarebbe stato realizzato nei tempi previsti.

Tornando all’obiettivo di rimetterti in forma, potresti dire “voglio perdere 3 chili entro tre mesi”. Avere questa scadenza ti permette di suddividere l’obiettivo in traguardi settimanali o mensili, come perdere 1 chili al mese, il che ti manterrà motivato e concentrato.

👉 Se un obiettivo rispetta questi cinque criteri, si dice che è un obiettivo SMART. Questo metodo è molto efficace perché ti obbliga a riflettere attentamente su ciò che vuoi ottenere e su come puoi arrivarci.

obiettivi smart criteri📊 Vuoi vedere con i tuoi occhi come gli obiettivi SMART possono funzionare nella vita reale? Ecco degli esempi pratici. Continua nella lettura 👇

2) Obiettivi SMART: esempi per capire meglio

Immaginiamo che tu voglia porti l’obiettivo di passare più tempo con la tua famiglia. Questo è un ottimo punto di partenza, ma per far sì che questo desiderio si trasformi in realtà, dobbiamo renderlo più concreto.

Come? Trasformandolo in un obiettivo SMART.

Di seguito, ti guiderò attraverso i vari step del processo

– Specifico (S)

La prima cosa che devi fare è rendere il tuo obiettivo specifico. Quando dici “voglio passare più tempo con la mia famiglia” ma cosa significa realmente?

👉 La domanda che devi porti è: Chi coinvolgerò? Cosa faremo insieme? Dove e quando ci dedicheremo a queste attività?

Allora l’obiettivo ben formulato potrebbe diventare: “Voglio organizzare una cena in famiglia ogni domenica sera e fare una gita in famiglia almeno una volta al mese”.

Ora hai un’immagine più chiara di cosa vuoi ottenere. Non è più solo “più tempo”, ma è del tempo dedicato a cene e gite nei momenti specifici che hai individuato.

– Misurabile (M)

A questo punto, è importante rendere l’obiettivo misurabile.

Perché? Perché se non puoi misurare il tuo progresso, come saprai se stai davvero riuscendo a passare più tempo con la tua famiglia?

👉  La domanda che devi porti è: come farò a sapere se sto effettivamente raggiungendo il mio obiettivo?

Quindi l’obiettivo misurabile potrebbe essere: “Voglio organizzare almeno quattro cene in famiglia al mese e fare una gita mensile

Ora hai un indicatore chiaro: quattro cene e una gita al mese. Puoi facilmente verificare se stai rispettando il tuo impegno.

– Accessibile (A)

Ora dobbiamo assicurarci che l’obiettivo sia accessibile.

Cioè, l’obiettivo che ti stai ponendo è realistico rispetto al tempo e alle risorse che hai a disposizione? Non vogliamo creare un obiettivo troppo ambizioso che diventi impossibile da raggiungere.

👉  La domanda che devi porti è: posso raggiungere questo obiettivo con il tempo e le risorse che ho?

Se la risposta è si, puoi poi porti una domanda aggiuntiva, ossia: cosa devo fare per farlo funzionare? Ad esempio potresti pianificare in anticipo queste cene e gite, verificando anche che tutte le persone che vuoi coinvolgere siano disponibili.

Così facendo, ti stai assicurando che l’obiettivo sia pratico e realizzabile nella tua vita quotidiana.

– Rilevante (R)

Procedendo nelle caratteristiche degli obiettivi SMART, arrivimo al criterio della rilevanza.

L’obiettivo deve essere rilevante per te, deve significare qualcosa di importante nel tuo mondo. In altre parole, deve essere allineato con i tuoi valori e le tue priorità, altrimenti rischi di perdere la motivazione.

👉 La domanda che devi porti è: Perché questo obiettivo è importante per me? In che modo rispecchia i miei valori?

Ad esempio, potresti rispondere: “la famiglia è uno dei miei valori principali e credo profondamente nel creare legami forti e duraturi, dunque è importante per me organizzare occasioni di connessioni periodiche con loro”.

Questo obiettivo non è solo un impegno, è un modo per vivere i tuoi valori e per sentirti in linea con ciò che conta davvero per te.

– Temporalmente misurabile (T)

Infine, dobbiamo dare al tuo obiettivo una scadenza. Questo non solo ti aiuta a rimanere concentrato, ma ti dà anche un quadro temporale entro cui monitorare i tuoi progressi.

👉 La domanda che devi porti è: Entro quando voglio raggiungere questo obiettivo?

Ad esempio, potresti rispondere: “Voglio iniziare questa domenica e continuare per i prossimi tre mesi, rivedendo i progressi alla fine di ogni mese”.

Con una scadenza ben definita, sai esattamente quando iniziare e quando verificare se stai raggiungendo i tuoi obiettivi.

– Obiettivo “finale” SMART

Alla fine di questo processo, il tuo obiettivo generico “passare più tempo con la mia famiglia” si è trasformato in qualcosa di molto più concreto e realizzabile:

“Voglio organizzare una cena in famiglia ogni domenica sera e fare una gita in famiglia almeno una volta al mese per i prossimi tre mesi, iniziando da questa domenica. Rivedrò i progressi alla fine di ogni mese per assicurarmi di stare andando nella giusta direzione”.

Questo obiettivo SMART è specifico, misurabile, accessibile, rilevante e temporalmente definito.

Ottimo lavoro 😉

obiettivi smart regole per formularli

Obiettivi SMART: altri esempi tratti dalla vita quotidiana

Vediamo ora alcuni altri esempi concreti di come trasformare obiettivi generici in obiettivi SMART in diverse aree della tua vita quotidiana.

Obiettivo personale – allenamento

  • Obiettivo generico: “Voglio allenarmi di più”
  • Obiettivo SMART: “Voglio fare yoga per 30 minuti la mattina, tre giorni a settimana, per i prossimi sei mesi”

Obiettivo Personale – suonare la chitarra

  • Obiettivo generico: “Voglio diventare bravo a suonare la chitarra”
  • Obiettivo SMART: “Voglio imparare a suonare 5 canzoni semplici con la chitarra entro sei mesi, praticando 30 minuti al giorno”

Obiettivo Personale – Salute

  • Obiettivo generico: “Voglio mettermi in forma”
  • Obiettivo SMART: “Voglio perdere 3 chili in tre mesi, andando in palestra tre volte a settimana e seguendo una dieta bilanciata con l’aiuto di un nutrizionista”

Obiettivo relazionale – Amicizia

  • Obiettivo generico: “Voglio essere un amico più presente”
  • Obiettivo SMART: “Voglio organizzare una cena con i miei amici ogni mese per i prossimi sei mesi per rafforzare la mia relazione con loro”

Obiettivo relazionale – Coppia

  • Obiettivo generico: “Voglio migliorare la mia relazione di coppia”
  • Obiettivo SMART: “Voglio riservare una serata a settimana, per i prossimi tre mesi, per trascorrere del tempo di qualità con il mio partner, pianificando attività che piacciono a entrambi, per migliorare la nostra comunicazione e rafforzare il legame”

Obiettivo professionale – Lavoro

  • Obiettivo generico: “Voglio migliorare le mie competenze lavorative”
  • Obiettivo SMART: “Voglio completare un corso base di Excel, dedicare almeno 2 ore alla settimana alla pratica e arrivare entro 5 mesi ad automatizzare i report settimanali”

Obiettivo finanziario – Risparmio

  • Obiettivo generico: “Voglio risparmiare più soldi”
  • Obiettivo SMART: “Voglio risparmiare 5.000 euro entro la fine dell’anno, mettendo da parte 400 euro al mese e riducendo le spese superflue”

Questi esempi mostrano come un obiettivo vago o generico possa essere trasformato in un obiettivo SMART, aumentando così le probabilità di successo grazie a una maggiore chiarezza, misurabilità e realismo.

🛠 Metti in pratica ciò che hai imparato: trasforma i tuoi desideri in obiettivi SMART. Ecco un esercizio per te👇

obiettivi smart guida3) Esercizio: trasforma i tuoi obiettivi in obiettivi SMART

Ora che hai visto come funziona il processo, è il tuo turno. Ecco un esercizio per te.

Step 1: seleziona tre obiettivi

Pensa a tre obiettivi che desideri raggiungere. Possono riguardare qualsiasi area della tua vita: salute, relazioni, carriera, finanze, crescita personale, ecc. Scrivi i tuoi obiettivi in modo semplice, senza preoccuparti ancora che siano SMART.

Consiglio: Cerca di selezionare obiettivi che appartengano a diversi ambiti della tua vita. Ad esempio, evita di scegliere tre obiettivi tutti lavorativi o tutti personali. Diversificare i tuoi obiettivi ti aiuterà a mantenere un equilibrio tra le diverse aree della tua vita e a crescere in modo più completo.

Step 2: trasforma i tuoi obiettivi in obiettivi SMART

Per ogni obiettivo che hai selezionato, applica i criteri SMART per renderlo specifico, misurabile, attuabile, rilevante e temporalmente misurabile.

  • Specifico (S): Cosa esattamente vuoi ottenere? Chi è coinvolto? Dove e quando?
  • Misurabile (M): Come saprai se hai raggiunto l’obiettivo? Quali metriche userai per misurare i progressi?
  • Attuabile (A): L’obiettivo è realistico e raggiungibile con le risorse e il tempo che hai a disposizione? Cosa devi fare per renderlo possibile?
  • Rilevante (R): L’obiettivo è significativo per te? Come si allinea con i tuoi valori e le tue priorità di vita?
  • Temporalmente Misurabile (T): Qual è la scadenza per raggiungere l’obiettivo?

Step 3: passa all’azione

Ora che ha obiettivi SMART ben definiti, è il momento di passare all’azione.

Scomponi l’obiettivo principale in tante piccole azioni concrete che devi compiere giorno dopo giorno, o settimana dopo settimana, per arrivare là dove desideri, e concertati su di esse.

Mi raccomando, rivedi i tuoi progressi regolarmente. Ogni settimana, prenditi del tempo per riflettere su come stai andando, apporta eventuali aggiustamenti e celebra i piccoli successi.

Infine, è fondamentale riconnetterti periodicamente ai tuoi valori per mantenere alta la motivazione. Quando senti che essa diminuisce, ricordati del “perché” dietro il tuo obiettivo. Questo ti aiuterà a rimanere focalizzato nel perseguire ciò che è davvero importante per te 😊

📌 [Obiettivi SMART] Ti piacerebbe avere un compagno che ti supporti giorno dopo giorno nella realizzazione dei tuoi obiettivi? Allora non puoi perderti Piano A, l’agenda strategica che ho realizzato proprio a questo scopo. Qui di seguito ti lascio un video in cui ti racconto come l’ho usata negli ultimi 12 mesi per raggiungere i miei obiettivi, spero possa esserti di ispirazione.

⚠️ Gli obiettivi SMART non sono sempre la scelta migliore. Scopri quando e perché. Continua nella lettura 👇

4) Quando gli obiettivi SMART non sono efficaci

Abbiamo esplorato i criteri per formulare obiettivi SMART e abbiamo compreso quanto essi possano essere utili per strutturare i nostri traguardi in modo chiaro e raggiungibile.

Questo metodo è indubbiamente efficace e io stesso lo applico scupolosamente per circa il 70% dei miei obiettivi. Tuttavia, la vita non può e non deve essere vissuta solo inseguendo obiettivi di questo tipo.

Obiettivi SMART sì, ma non sempre

Mi spiego meglio. Il metodo SMART, se usato come unico criterio per stabilire gli obiettivi, può diventare limitante. Perché? Perché ci incoraggia a pensare in termini di obiettivi accessibili e realistici.

Ma persone che conquistano obiettivi straordinari, hanno poco realismo quando impostano i propri obiettivi. Pensaci: se i grandi innovatori della storia avessero seguito solo obiettivi SMART, avrebbero probabilmente rinunciato ai loro sogni più audaci.

Questo è il motivo per cui almeno una parte dei tuoi obiettivi dovrebbe essere coraggiosa, ambiziosa, spregiudicata. Insomma: NON SMART.

Pensi che Jeff Bezos, Bill Gates, Zuckerberg, solo per dirne alcuni, si fossero posti come obiettivo quello di trovare un posto di lavoro qualunque nell’ambito della tecnologia? Assolutamente no.

Hanno sognato in grande, puntando a obiettivi apparentemente irraggiungibili, ed è proprio per questo che hanno ottenuto risultati straordinari.

👉 I risultati più consistenti non nascono da persone che hanno guardato in faccia la realtà per quello che era, ma da persone che si sono interrogate su come la realtà si sarebbe potuta trasformare.

L’idea, insomma, è semplice: per vivere una vita degna di essere vissuta abbiamo bisogno di sogni che ci fanno battere il cuore. Sogni ambiziosi, capaci di fare la differenza.

  • Scrivi sceneggiature per vivere? Allora poniti l’obiettivo di vincere un Oscar.
  • Ti piace correre? Perché non puntare alla maratona di New York?
  • Sei un giovane con la fissa dell’informatica? Non mandare il curriculum a quello che ripara i computer giù all’angolo, mandalo a Microsoft [ok magari mandalo ad entrambi che non si sa mai]

obiettivi smart sognare in grande

Obiettivi SMART e NON SMART: l’importanza di sognare in grande

Ora, il punto che viene solitamente sollevato quando propongo di andare oltre gli obiettivi SMART qui è il seguente:

“Certo Luca, devo sognare in grande, ma se mi pongo obiettivi irrealistici non si potranno realizzare

Capisco l’obiezione, ma rispondo anche che a me questa cosa non interessa e, guarda, forse non dovrebbe interessare nemmeno a te. Parti da questo presupposto: la metà dei tuoi obiettivi irrealistici falliranno. E allora? Siamo umani, è normale fallire: dallo per assodato, è una regola del gioco che non puoi in nessun modo bypassare.

Prendi una azienda come Google, che nel bene e nel male ha stravolto le regole del settore, e guarda quanti progetti abbandonano ogni anno. Te li ricordi i Google Glass? Gli occhiali tipo Terminator. Quanto sono durati ai tempi? Poco. E Google Plus? Nemmeno il tempo di iscriversi che non esisteva già più.

Google Glass, Google Plus, e mille altri di cui non ricordiamo il nome perché non hanno avuto lunga vita. Eppure, pur mancando questi colpi, Google ha stravolto il nostro modo di vedere la tecnologia. Hanno realizzato YouTube, Google Mail, Google Calendar, il motore di ricerca, solo per dirne alcuni. Capisci che obiettivi come questi, quando erano in uno stato embrionale nella mente di Larry Page, non potevano certo considerarsi SMART. Non erano né accessibili né realistici. 

Pensaci: se a metà degli anni ’90 qualcuno fosse venuto a dirti di voler mappare le strade di tutto il mondo, facendo fotografie per ogni centimetro di strada, l’avresti preso per pazzo, o no?

Oggi ci sembra realistico, accessibile, addirittura normale, ma non lo era affatto agli esordi di Google Maps: era un sogno folle e inimmaginabile. Se Larry Page fosse stato realistico, avrebbe abbandonato il progetto. Invece, lui sognava in grande, e i suoi grandi sogni si sono parzialmente realizzati. Tutto ciò, non grazie a obiettivi SMART, ma grazie a obiettivi folli ed entusiasmanti.

Il punto, dunque, è che ciò che il metodo SMART non cattura è l’importanza di avere sogni audaci, di spingersi oltre i limiti del realismo per puntare a qualcosa di straordinario.

Se dovessimo limitarci esclusivamente a obiettivi SMART, molte delle innovazioni e dei progressi che oggi diamo per scontati non esisterebbero. Le persone che conquistano obiettivi straordinari spesso hanno poco realismo quando impostano i propri traguardi. Sognano oltre l’ostacolo, guardano al di là di ciò che sembra possibile, e in questo modo cambiano il mondo.

📌 [Precisazione] Questo non significa che gli obiettivi SMART siano inutili; al contrario, sono fondamentali per mantenere il focus e raggiungere traguardi concreti. Ma è altrettanto importante concedersi la libertà di sognare in grande, di stabilire obiettivi che possono sembrare irrealistici o inaccessibili, sapendo che il fallimento è una possibilità, ma anche che il successo potrebbe essere rivoluzionario.

Come inserire obiettivi NON SMART nella tua vita

Lasciamo ora Google nella Silicon Valley e occupiamoci di te.

Lo ripeto: gli obiettivi SMART sono uno strumento potente e utile per raggiungere traguardi concreti, tuttavia, non dovrebbero essere l’unico strumento a tua disposizione. È essenziale trovare un equilibrio tra l’essere realistici e l’essere ambiziosi.

  • Con circa il 50%-70% dei tuoi obiettivi, resta SMART: specifici, misurabili, accessibili, rilevanti e temporalmente definiti.
  • Ma per la restante parte, dacci dentro ed esagera, inserendo obiettivi così grandi e ambiziosi che non avrai idea di come poterli raggiungere. Giocare a calcio in serie A, aprire un ristorante stellato, fare il giro del mondo in bicicletta, prendere 5 lauree, vincere il Pulitzer… perché no? Metti in conto che almeno la metà di questi fallirà e fregatene… non devi precluderti niente. Quando ti spingi in questa direzione sapendo che hai il permesso di fallire, succede qualcosa di magico, perché ti concedi di fare cose che altrimenti non faresti mai.

Il punto è che le sfide ci fanno crescere. Gli obiettivi dovrebbero sempre un po’ spaventarci, ma anche e soprattutto entusiasmarci. Quando guardo la lista dei miei obiettivi e non sento paura ed entusiasmo, io la cancello e la riscaricò da capo. Poi, periodicamente, riprendo in mano la mia lista e verifico: quanti obiettivi ho realizzato negli ultimi 12 mesi di quelli che mi ero proposto?

Tutti? Bene, ma anche male. Vuol dire che non sono stato abbastanza ambizioso. Se non fallisco almeno il 20-30% dei miei obiettivi ho sbagliato qualcosa, sono stato troppo realistico e non sono le persone realistiche che cambiano il mondo.

Non è che basti sognare in grande, diciamocelo. Ovviamente serve molto altro: strategia, grinta, costanza, forza di volontà. Ma il primo passo nasce qui: nel sognare oltre l’ostacolo.

📌 [Obiettivi SMART] Preferisci un video in cui ti racconto come e perché ogni tanto dovresti andare oltre gli obiettivi SMART? Eccolo qui (e non dimenticare di iscriverti al mio canale Youtube, con oltre 1200 video gratuiti per il tuo benessere e la tua crescita personale)

🌟 Vuoi fare il prossimo passo e raggiungere i tuoi obiettivi SMART e NON SMART? Scopri come. Continua a leggere👇

5) Conclusione – Obiettivi SMART e NON SMART: vuoi fare il prossimo passo con noi?

Siamo arrivati al termine di questo piccolo viaggio nel mondo degli obiettivi SMART (e non SMART).

Innanzitutto, abbiamo esplorato il metodo degli obiettivi SMART, un sistema potente per definire e raggiungere traguardi concreti, sia nella sfera personale che professionale. Abbiamo visto come un obiettivo generico possa essere trasformato in un obiettivo SMART, rendendolo più specifico, misurabile, accessibile, rilevante e temporalmente definito.

Questo approccio è indubbiamente efficace per molti dei nostri obiettivi quotidiani e può fare la differenza tra un sogno lasciato nel cassetto e un traguardo realmente raggiunto.

Tuttavia, abbiamo anche approfondito i limiti degli obiettivi SMART. Quando ci limitiamo esclusivamente a obiettivi realistici e accessibili, rischiamo di rinunciare a sogni più ambiziosi. I grandi innovatori e leader della storia non hanno seguito solo obiettivi SMART; hanno osato sognare in grande e puntare a traguardi che sembravano irraggiungibili.

È essenziale, quindi, bilanciare il realismo degli obiettivi SMARt con l’ambizione e permetterci di perseguire obiettivi che ci sfidano e ci entusiasmano.

📌 Se senti che è giunto il momento di ridefinire i tuoi obiettivi o se hai bisogno di un supporto per trovare l’equilibrio giusto tra sogni ambiziosi e traguardi realistici, puoi iniziare un percorso su di te con uno dei professionisti del mio team. Ti aiuteremo a formulare e perseguire obiettivi che siano davvero significativi per te, accompagnandoti nel trasformare le tue aspirazioni in realtà. Clicca qui per richiedere il tuo primo colloquio con uno professionista di Mindcenter, online o dal vivo

Sogna in grande, ma fallo sempre con consapevolezza e strategia. La chiave del “successo”, qualsiasi cosa questa parola significhi per te, sta nel trovare il giusto equilibrio tra ambizione e realismo, e noi di Mindcenter siamo qui per aiutarti a farlo.

È tutto,

alla prossima

Luca