Come essere più felici? 3 aree a cui riconnetterti
Vuoi scoprire come essere più felici? Ecco 3 aree su cui mettere il tuo focus 🔍😀
Nel mondo moderno, ci troviamo sempre più spesso a fare i conti con una crescente tristezza e una diffusa sensazione di malessere. Questo fenomeno non è solo percepito, ma è anche supportato da dati allarmanti. Ad esempio, secondo Johann Hari, giornalista e scrittore britannico noto per i suoi lavori sulla salute mentale, una persona su cinque negli Stati Uniti assume almeno un farmaco per un problema psichiatrico.
Questo dato rivela una realtà inquietante: la nostra società è sempre più dipendente dagli antidepressivi. Un aspetto sorprendente è che questi farmaci sono così diffusi che tracce di essi sono state trovate persino nell’acqua del rubinetto. Ciò avviene perché, una volta espulsi dal nostro corpo, gli antidepressivi non possono essere completamente filtrati dall’acqua che finisce di nuovo nei nostri acquedotti e, dunque, nell’acqua potabile che consumiamo ogni giorno.
Ma al di là di questi dati curiosi, c’è un problema ben più profondo: la nostra progressiva disconnessione dal mondo che ci circonda. Nel libro “Lost Connections“, l’autore Johann Hari esplora proprio questa tematica, evidenziando come l’iperconnessione tecnologica e l’isolamento sociale stiano contribuendo a una vera e propria epidemia di depressione e tristezza.
In questo contesto, è importante comprendere le tre aree principali dalle quali ci stiamo gradualmente disconnettendo, dal momento che chi soffre di tristezza o depressione tende a sperimentare una disconnessione parziale da queste aree di vita, che sono però essenziali per il nostro benessere e la nostra felicità.
Come essere più felici: 3 aree a cui dobbiamo riconnetterci
Le tre aree principali di cui ci parla Hari e dalle quali ci stiamo gradualmente disconnettendo sono:
- L’area delle relazioni umane profonde, che sono essenziali per il nostro benessere psicologico. La mancanza di interazioni autentiche e di supporto emotivo può contribuire a sentimenti di solitudine e infelicità.
- L’area del lavoro: trovare significato e soddisfazione nel proprio lavoro è fondamentale. Un lavoro che non ci coinvolge o che percepiamo come privo di significato può portare a un senso di vuoto e frustrazione.
- L’area della natura: la nostra distanza crescente dall’ambiente naturale ha effetti negativi sulla nostra salute mentale. Passare del tempo all’aperto e riconnettersi con la natura può migliorare significativamente il nostro umore e benessere generale.
Hari sostiene che riconnettersi con queste aree può aiutare a migliorare la nostra felicità e ridurre la dipendenza da farmaci.
Comprendere come essere più felici richiede un approccio olistico che consideri le connessioni umane, il significato nel lavoro e il contatto con la natura. Nel corso di questo articolo, esploreremo alcuni passaggi pratici e concreti per iniziare a riconnetterci con queste 3 aree fondamentali della nostra vita, capire come essere più felici e migliorare così il nostro benessere complessivo.
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COSA TROVERAI IN QUESTO ARTICOLO
- Area delle persone: come essere più felici grazie a relazioni significative
- Area dei valori: come essere più felici riscoprendo ciò che conta per te
- Area della natura: come essere più felici ricercando il contatto con il verde
- Conclusioni: fai il prossimo passo con noi
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1. Area delle persone
La prima area che voglio approfondire in questo articolo relativamente al tema della felicità è quella della disconnessione dalle altre persone.
Negli ultimi decenni, le nostre relazioni sociali hanno subito cambiamenti significativi. Un tempo, avere tre amici stretti era la norma, mentre dal 2004, sempre più persone dichiarano di non avere veri amici intimi. Eppure, viviamo circondati da persone: come mai, allora, ci sentiamo così soli? La risposta sta nel comprendere la differenza tra essere soli e sentirsi soli. È possibile trovarsi in mezzo a una folla e continuare a sentirsi isolati.
La disconnessione nei nostri rapporti interpersonali è un fenomeno sempre più evidente nella società contemporanea. Nonostante siamo costantemente connessi virtualmente, ci sentiamo spesso più soli che mai. Le relazioni autentiche si sono rarefatte, lasciando spazio a interazioni superficiali sui social media. Questo distacco dalla connessione reale genera sentimenti di isolamento e tristezza ed è un’esperienza comune tra chi soffre di depressione.
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Sebbene non esista una soluzione semplice, un primo passo potrebbe essere condividere qualcosa di significativo con chi ci sta vicino. Partecipare a un gruppo con un obiettivo comune, una causa o una missione può fare la differenza. Sentirsi parte di qualcosa di più grande ci permette di creare connessioni autentiche e profonde, riducendo il senso di solitudine.
Unirsi a gruppi che condividono i nostri interessi o valori è un metodo efficace per costruire relazioni significative. Così facendo, possiamo diminuire il nostro isolamento e aumentare il nostro benessere.
Immagina di prender parte a un gruppo di volontariato per una causa importante: da un lato contribuisci a qualcosa di rilevante, dall’altro incontri persone che condividono le tue stesse passioni e i tuoi valori. Questo tipo di connessione trasforma il senso di isolamento in un’esperienza di comunità e appartenenza.
La felicità e la lotta per sconfiggere la solitudine passa attraverso la costruzione di relazioni significative. Non basta essere circondati da persone; è fondamentale connettersi veramente con gli altri, condividendo emozioni, esperienze e obiettivi comuni. Solo così possiamo scoprire come essere più felici e vivere una vita più appagante.
2. Area dei valori: come essere più felici riscoprendo ciò che conta per te
Oltre alla disconnessione delle relazioni, emerge un altro fattore che caratterizza oggi la vita di molte persone: la disconnessione dai valori.
Benchè spesso trascurato, questo aspetto è fondamentale per il nostro benessere e la nostra felicità.
C’è una profonda differenza tra fare qualcosa perché lo si ama e farlo per soldi o per acquisire uno status sociale. Quanto più siamo motivati dalla ricerca di ricompense esterne, come il denaro o il riconoscimento sociale, tanto più ci sentiamo ansiosi e tristi. Al contrario, perseguire ciò che amiamo e ciò che è in linea con i nostri valori ci avvicina alla felicità autentica.
Nella società moderna siamo sempre più ossessionati dall’opinione degli altri. I social media amplificano questa tendenza, abituandoci a confrontare continuamente la nostra vita con quella degli altri. Questo meccanismo ci porta a guardare sempre il “giardino del vicino”, chiedendoci chi stia meglio o peggio di noi.
Un esempio calzante è il film “Le vite degli altri“, che illustra come spesso vediamo solo una versione edulcorata delle vite altrui, amplificando il senso di inadeguatezza nelle nostre vite.
Qual è il problema ?
Il problema è che quando siamo sui social, contiamo i “mi piace” e i cuoricini sulle foto filtrate, permettendo agli altri di influenzare la nostra autostima. Questo comportamento compromette la nostra felicità, perché la felicità duratura non deriva dal raggiungimento di obiettivi esterni.
Il problema principale risiede nel fatto che tendiamo a misurare il nostro valore personale attraverso metriche superficiali come i “mi piace” e i cuoricini ricevuti sulle nostre foto Instagram. Questi segnali di approvazione sociale, spesso legati a immagini curate e filtrate, finiscono per diventare il metro di giudizio della nostra autostima. Ciò ci porta a fare affidamento sull’opinione degli altri per determinare quanto siamo “degni” o “accettati”, anziché trovare la nostra soddisfazione interiore.
Questo comportamento ha conseguenze negative sulla nostra felicità. Quando la nostra autostima è condizionata da fattori esterni e instabili come l’approvazione degli altri, diventiamo vulnerabili all’ansia e all’infelicità. La gioia che proviamo diventa fugace e dipendente dal continuo riconoscimento esterno, rendendo difficile raggiungere una felicità autentica e duratura.
In altre parole, più cerchiamo la validazione esterna attraverso i social media, meno siamo in grado di costruire una solida base di autostima che possa sostenerci indipendentemente dall’opinione altrui. La vera felicità non deriva dal collezionare consensi o raggiungere obiettivi che ci vengono imposti dalla società, ma dal vivere in armonia con i nostri valori e perseguire ciò che amiamo davvero e apporta un senso alla nostra vita.
Allora la domanda da porsi diventa: è più gratificante possedere una macchina lussuosa o essere un genitore presente e affettuoso? È meglio vivere momenti fugaci di lusso o essere presenti per un amico in difficoltà?
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Solo impegnandoci in attività senza aspettarci nulla in cambio possiamo trovare una reale soddisfazione nella vita. Questo non significa rinunciare alle ambizioni (non sto dicendo che tu non debba ambire anche ad assumere un certo status sociale), ma parallelamente possiamo forse iniziare a riflettere su come essere più felici scegliendo attività che rispecchino ciò che conta veramente per noi.
Ecco, se potessi fondare un partito politico, direi: “Più emozioni e meno selfie”, “Più fai ciò che fai perché lo ami, e più sarai felice“. Limitarci a inseguire uno status sociale rischia di allontanarci dalla felicità autentica, mettendola fuori dal nostro controllo.
Vuoi capire come essere più felice? Conosci i tuoi valori, connettiti a loro e inizia a fare scelte maggiormente in linea con essi.
3. Area della natura: come essere più felici ricercando il contatto con il verde
La terza area di disconnessione di cui ci parla Hari nel suo libro è l’area di disconnessione dalla natura.
Viviamo in un’epoca in cui trascorriamo sempre più tempo davanti al computer, chiusi in casa e distanti dalla natura, dimenticandoci che il contatto con gli spazi verdi è essenziale per il nostro benessere psicologico. L’essere umano non è solo un animale relazionale, ma ha anche un bisogno intrinseco di stare all’aria aperta, in ambienti naturali.
Per comprendere meglio questo concetto, possiamo paragonare la nostra situazione a quella… di un panda. Sì, hai capito bene.
Se un panda viene rinchiuso in una gabbia di uno zoo, si sentirà triste e depresso. Allo stesso modo, quando noi esseri umani siamo confinati in spazi chiusi, lontani dalla natura, la nostra felicità ne risente. Invece, un panda che vive nella sua foresta, libero di sgranocchiare bambù, è visibilmente più felice.
Raramente ci pensiamo, ma è fondamentale trovare il tempo per uscire e immergersi nella natura. Se ti sembra difficile farlo, prova a compiere un piccolo passo alla volta; ecco alcuni esempi di come puoi essere più felici: magari puoi iniziare con una passeggiata nel parco vicino casa o semplicemente trascorrere qualche minuto al giorno in un giardino. Anche piccoli momenti di contatto con la natura possono fare una grande differenza nel tuo umore e benessere.
La felicità come questione sociale
Riflettiamo anche sul concetto di felicità come dimensione sociale. Quanto più riusciamo a pensare alla felicità non solo come una questione individuale ma anche come un’esperienza collettiva, tanto più sarà facile raggiungerla. Questo significa dedicare meno tempo all’idea di “essere me stesso” e più tempo all’idea di “essere noi stessi”. Vivere la nostra unicità in connessione con gli altri è fondamentale per il nostro benessere.
Per essere più felici, è importante cercare il contatto umano, partecipare alle attività di gruppo e condividere esperienze con le persone a noi care. L’isolamento, infatti, può amplificare i sentimenti di tristezza e solitudine, mentre l’interazione sociale può fornire il supporto emotivo necessario per affrontare le difficoltà della vita quotidiana.
Per migliorare la nostra felicità, dovremmo integrare il contatto con la natura nelle nostre vite quotidiane e coltivare relazioni significative con le persone intorno a noi. Questi due elementi, combinati, possono aiutarci a costruire una vita più equilibrata e soddisfacente.
Ad esempio, una semplice escursione nella natura con amici o familiari ci riconnette con l’ambiente naturale e al contempo rafforza i legami sociali, offrendo un doppio beneficio per la nostra felicità e il nostro benessere.
📌 Se vuoi approfondire il tema della disconnessione dalle nostre principali aree di vita e come essere più felici, leggi il libro “Lost Connections” di Johann Hari.
4. Conclusioni: fai il prossimo passo con noi
Gli studi e le riflessioni presentati in “Lost Connections” di Johann Hari ci mostrano come la disconnessione dalle relazioni umane, dai valori e dalla natura possa influire negativamente sul nostro benessere mentale.
L’aiuto di un professionista può guidarci nel riconnetterci con queste aree fondamentali della nostra vita, offrendo strumenti e supporto per superare le difficoltà quotidiane.
Un percorso psicologico mirato può aiutare a costruire relazioni più significative, trovare un senso di scopo e riscoprire il contatto con la natura, tutti elementi essenziali per una felicità duratura.