Come capire chi puoi diventare: perché non è vero che “se vuoi, puoi”
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Come capire chi puoi diventare: perché non è vero che “se vuoi, puoi”
Nel mondo della crescita personale è diffusa la credenza per la quale “Se vuoi, Puoi”. Come a dire che se vuoi veramente qualcosa, qualsiasi cosa sia, basta impegnarsi con determinazione per rendere il sogno realtà.
Quest’idea che, “Se lo vuoi per davvero, puoi diventare tutto ciò che vuoi”, nella mia esperienza ha creato più persone frustrate che individui di successo.
Perché magari uno ci crede che può diventare tutto ciò che vuole, e poi però per qualche motivo non ci riesce, e allora si butta giù e si giudica un fallito, perché magari lui il fallimento non sa proprio gestirlo.
La filosofia “se vuoi, allora puoi”, sposa la logica della costruzione del futuro proposta dal falegname: ho nella mia mente un’idea di quello che voglio diventare, e a colpi di accetta cerco di scolpire il legno di cui sono composto per dargli una forma coerente a ciò che desidero.
Un approccio più utile e sostenibile è quello di pensare alla costruzione del proprio destino guardando noi stessi con gli occhi del giardiniere.
Il giardiniere non parte dall’idea che sei un pezzo di legno da modellare in base ai tuoi desiderata, ma che al tuo interno ci sia un seme, all’interno del quale è racchiuso un certo potenziale.
Il tuo dovere, in quest’ottica, è di darti da fare affinché quel seme possa fiorire al meglio delle sue possibilità, e per fare questo devi sapere che ogni seme ha una propria natura che va rispettata e assecondata, non violata in base a quello che tu vuoi.
Perché un girasole non diventerà mai un glicine e un ciclamino non potrà avere il profumo di una magnolia.
Perché se in matematica alle superiori avevi meno due, difficilmente diventerai il nuovo Pitagora. Come il tuo compagno di banco che faceva educazione fisica coi mocassini…dubitiamo abbia vinto l’ultima Coppa del Mondo.
E, per tornare alla metafora “pollice verde”, se non distingui la natura della semente fai un pasticcio, perché magari dai alla tua buganvillea la quantità d’acqua che invece serve a un girasole e, in completa buona fede, butterai via sia l’acqua sia la tua pianta.
Allora: anche tu come il giardiniere devi prima di tutto comprendere che tipo di seme hai tra le mani, e quindi attivarti per farlo diventare un capolavoro di fiore in accordo a ciò che quel seme è, e non in accordo a ciò che tu vorresti che fosse.
Questo non significa abbandonare i propri sogni o smettere di essere ambiziosi: tutt’altro! Credo molto nella necessità di coltivare sogni anche poco accessibili e irrealistici, ma questi devono essere coerenti alle premesse del seme che abbiamo tra le mani: se sono un girasole e sogno di avere le spine della rosa, andrò incontro a fallimento certo. Ma se sono un girasole posso sognare di diventare alto 10 metri, o di occupare tutto il globo terraqueo di girasoli miei discendenti. Questo sì.
È un sogno forse utopistico, ma al contempo in qualche modo ancorato a terra.
Allora da dove devi partire?
Dal comprendere il tipo di seme hai tra le mani…le tue potenzialità, le tue attitudini, i tuoi talenti. E poi diventerà un tuo dovere, non un semplice diritto, far diventare tutto ciò che sei qualcosa di unico e stupefacente.
E per comprendere il tipo di seme di cui sei in possesso partirei dal suggerimento del buon vecchio Socrate: conosci te stesso. Con Socrate non si sbaglia mai.
Significa capire quali siano i tuoi valori e come metterli a disposizione della collettività, mettere a fuoco le tue criticità e i tuoi punti di forza…è un percorso di continua scoperta.
Alcuni si chiederanno: come faccio a conoscere me stesso? Il processo in fin dei conti è simile a quello che metti in pratica se devi conoscere un ragazzo o una ragazza per capire se ti piace.
Ci esci insieme, vai fuori a cena, la ascolti, gli fai domande, la osservi, guardi ciò che dice, ma anche ciò che fa…
Tutte queste cose le puoi riportare anche su di te, magari in compagnia di un diario sul quale scrivere quello che comprendi.
Anche studiare e leggere la psicologia e la crescita personale può aiutarti nel processo di comprensione del tuo seme e del prendertene poi cura.
Il fatto che io abbia scritto un paio di libri che possono esserti utili a questo proposito…è pura casualità.
Partirei dall’Era del cuore per mettere meglio a fuoco i tuoi valori e le prossime decisioni da compiere, e poi passerei a Fattore 1% per imparare a lavorare su quei comportamenti tanto importanti per far crescere il seme, rendendoli automatici.
Caro amico, cara amica.
Non è vero che puoi diventare tutto quello che vuoi.
Ma è vero che puoi diventare tutto quello che sei.
Ancora meglio: la versione migliore di quello che sei!
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